«Con lettera ricevuta da parte del Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, indirizzata al sottoscritto On. Mauro Lucentini giorni fa, mi giunge una forte, concreta ed urgente richiesta d'aiuto dal mondo imprenditoriale in merito al riconoscimento del vaccino Sputnik, che i buyers hanno inoculato in Russia e che in Italia sembra non essere riconosciuto». Apre il deputato di Montegranaro. «Nella lettera del Presidente Sabatini leggo testualmente “Ti prego di tenere in considerazione che la presenza di buyers russi in Italia è molto importante nel settore moda; quest’ultimo vale infatti oltre 80 miliardi e garantisce il 12,5% dell’occupazione dell’industria manifatturiera. Scorrendo i dati regionali, il settore vale 5 miliardi di fatturato (dati relativi all'anno solare 2018, ndr), pari al 7,2% del totale regionale e impiega circa 40.000 addetti d'impresa (dato riferito all'anno 2021). Come avrai potuto leggere dai media, ho usato il termine di perché a seguire l’evento Pitti di Firenze ce ne saranno altre di grande importanza quali Expo Riva Schuh fino arrivare al Micam e alla Settimana della moda, questi solo alcuni esempi di eventi che si svolgeranno nei primi cinque mesi dell’anno». Lucentini torna quindi ad argomentare in prima persona, e si chiede: «Perché lo Sputnik che viene inoculato nello stato di San Marino e che molti lavoratori frontalieri hanno utilizzato ha trovato riconoscimento da parte dello stato italiano, al contrario di ciò che succede con quello utilizzato in Russia? Eppure si tratta dello stesso tipo di vaccino. Il Ministero della Salute su questo denota una certa miopia politica ed economica, e dimostra di non conoscere minimamente le gravi conseguenze che si trovano ad affrontare i nostri imprenditori calzaturieri. Sbagliato pensare che si tratti di un problema regionale, perché la stessa riguarda tutto il territorio nazionale in quanto i buyers russi non fanno affari solo con le scarpe o con i cappelli ma con ogni genere di prodotto – precisa ancora l’onorevole -. Sono quindi fortemente convinto, come unico parlamentare rappresentante del distretto calzaturiero, che le interrogazioni servano a poco se non a dare un minimo di visibilità per chi come la Lega siede sui banchi del governo. Si deve infatti combattere per giungere ad una soluzione concreta, lasciando da parte finte soluzioni». Lucentini mette in campo il proprio impegno, iniziato nei giorni scorsi e proiettato al futuro prossimo. «Già nella giornata di lunedì 10 gennaio ho incontrato il presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Marche, Gino Sabatini, ed alcuni esponenti di Confindustria Fermo per snocciolare a fondo la questione. Successivamente, martedì 11 gennaio, ho avuto un incontro a Montecitorio con i capigruppo Lega (vale a dire gli On. Rossana Boldi e On. Alessandro Giglio Vigna) delle commissioni affari sociali (sanità) e politiche europee di cui faccio parte, ed insieme stiamo predisponendo una serie di provvedimenti da sottoporre al governo ed ai ministri interessati. La soluzione non può essere il permesso rilasciato per qualche giorno ai buyers russi che si recano in Italia, la soluzione è la libera circolazione di tutte quelle persone che possono dimostrare di essere state sottoposte ad una doppia vaccinazione con lo Sputnik – le conclusioni -. Naturalmente della questione interesseremo, insieme al collega e commissario regionale Lega, On. Riccardo Augusto Marchetti che sta seguendo tutta la questione insieme al sottoscritto, anche il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministro Giancarlo Giorgetti, che ha sempre dimostrato di essere vicino al settore moda delle Marche», chiude Lucentini, tra l'altro membro della Commissione XIV Politiche comunitarie, presso la Camera dei Deputati.
Gennaio 19, 2022
L'onorevole Mauro Lucentini raccoglie il grido d'allarme della Camera di Commercio delle Marche : “Vaccino Sputnik, libero accesso ai buyers russi in Italia, importantissimi per l'intero settore moda”
Ampia illustrazione sul tema da parte del Deputato afferente ai banchi leghisti presso palazzo Montecitorio, che prende di petto la questione commerciale, inevitabilmente ad intersecarsi con la triste vicenda pandemica, e spiega quanto in una precisa esternazione mediatica.
Redazione