A tutt’oggi e a distanza di quasi un mese, l’impresa ha ignorato detta richiesta ritenendo di non dover convocare le parti sociali nonostante la sussistenza di aspetti contrattuali illegittimi e di pesanti condizioni di lavoro che, a parere della scrivente, pregiudicano la sicurezza e la salute dei lavoratori. Nello specifico si riportano le motivazioni che sono alla base delle importanti problematiche lavorative dei circa 130 addetti operanti sulle arterie autostradali abruzzesi e marchigiane. · Mancata dotazione di dispositivi di protezione individuale personalizzati (nomex – pantanomex – guanti). Peraltro i dispositivi di protezione individuali essendo in realtà di utilizzo “collettivo”, stazionano nel mezzo di soccorso “Pick-up” e non sono mai stati resi compatibili con le taglie del personale né tantomeno lavati ed igienizzati; · Mancata dotazione di dispositivi di protezione individuale per operatori motociclisti (caschi e protezioni). Il personale si è visto costretto ad acquistare a proprie spese tali dispositivi; · Nelle 19 postazioni (di cui 12 ubicate su A14 e 7 su A24/A25) si opera molto spesso con personale sottodimensionato rispetto alle effettive necessità e in assenza, in molti casi, di materiale ed attrezzature da intervento; · Alcune forzate direttive aziendali risultano totalmente contrastanti con quelle impartite dalla sala operativa del 7° tronco autostradale come nel caso dell’abbandono del presidio legato al cambio turno, operazione espressamente vietata dalla stessa sala operativa e che peraltro è in grado di generare responsabilità e conseguenze a carico dei dipendenti; · Analogamente e sempre su precise direttive aziendali, non vengono segnalate e comunicate alla sala operativa eventuali malfunzionamenti quali ad esempio le temporanee inoperatività o l’assenza del secondo operatore nella singola postazione, fenomeno che solitamente si verifica sia limitatamente ad alcune ore che per la totalità del turno di lavoro; · Le postazioni di lavoro ubicate su tratta autostradale devono essere raggiunte con mezzi e spese a totale carico dei dipendenti. Dette postazioni alquanto precarie (soprattutto nelle autostrade del 7° tronco) e nelle quali vengono espletati turni di lavoro che prevedono 12 ore consecutive e in alcuni casi finanche 24 ore per più giorni consecutivi senza mai potersi allontanare, risultano prive di ogni sorta di allestimento, anche minimo, quali ad esempio un distributore di acqua. In alcune situazioni risultano non utilizzabili e quindi disponibili persino i servizi igienici e per un lungo periodo vi è stata persino assenza di energia elettrica; · Mancato rispetto delle normative anti covid in assenza di sanificazione periodica dei locali e dei mezzi e di regolari forniture di prodotti igienizzanti; Peraltro e per coloro che effettuano turni consecutivi di 24 ore e per la durata di un’intera settimana e con l’obbligo di non poter abbandonare il presidio, risulta nei fatti impossibile anche effettuare eventuali tamponi antigenici o molecolari per venire in possesso di un regolare green pass, obbligatorio nei posti di lavoro.; · L’organico fortemente ridotto induce l’azienda a pretendere turni consecutivi che si estendono anche per la durata di 10 giorni in assenza di riposo; ASPETTI DI NATURA CONTRATTUALE: · Il CCNL applicato dalla Società appaltatrice GSA (Settore Sorveglianza Antincendio ANISA, siglato da CONFSAL il 3 novembre 2009), così come sottolineato dalle stesse Segreterie Nazionali, è illegittimo sia ai sensi dell’Articolo 51 del Decreto Legislativo 15 giugno 2015 n. 81 s.m.i., sia ai sensi dell’Articolo 50 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50 s.m.i. A tale proposito giova richiamare, tra le altre cose, la responsabilità solidale in capo alle società appaltanti, derivante dall’articolo 29 del Decreto Legislativo 10 settembre 2003 n. 276 s.m.i..; Detto contratto risulta, non a caso, fortemente penalizzante in termini normativi e retributivi rispetto a quanto invece espressamente previsto da CCNL sottoscritti dai sindacati più rappresentativi; · Lo stipendio viene erogato con sistematico ritardo rispetto a quanto contrattualmente previsto. Infine, la Filt Cgil Abruzzo Molise e la Filt Cgil Marche segnalano inaccettabili atti vessatori e ritorsivi che la Società appaltatrice sembrerebbe aver messo in atto sia in risposta all’avvio della sindacalizzazione della medesima da parte della scrivente e che ha portato all’iscrizione sindacale di oltre 70 lavoratori, sia in risposta alle richieste di incontro formulate al fine di chiarire e risolvere le criticità in essere, richieste di cui sono a conoscenza anche le Direzioni di Tronco interessate. Emblematico quanto avvenuto nei giorni scorsi, laddove la società ha provveduto a ritirare dalle postazioni previste i posti letto utilizzati anche in luogo delle sedie non disponibili per entrambi i lavoratori impiegati normalmente in ogni turno. Per tutto quanto sopra e nel richiamare l’attenzione e le responsabilità delle imprese autostradali appaltanti il servizio rispetto a quanto analiticamente descritto, le scriventi Segreterie Regionali unitamente alla Rappresentanza Sindacale Aziendale PROCLAMANO l’immediato stato di agitazione del personale GSA, preannunciando contestuali azioni di mobilitazione e denunce agli organi competenti e agli organi di informazione che si terranno tempestivamente e in assenza dei dovuti riscontri.
Filt Cgil Marche e Abruzzo su stato agitazione dipendenti Gsa (attività servizioantincendio autostrade)
Premesso che in data 17 dicembre 2021, la scrivente Organizzazione Sindacale ha provveduto ad ufficializzare tramite pec trasmessa a Codesta impresa, la regolare costituzione della propria Rappresentanza Sindacale Aziendale operante nell'unità produttiva del 7° tronco di Autostrade per l’Italia (autostrada A14) e di Strada dei Parchi Spa (autostrade A24/A25), richiedendo altresì formalmente in data 30 dicembre u.s e sempre tramite pec, un incontro urgente alla società GSA al fine di affrontare importanti problematiche lavorative e contrattuali concernenti i dipendenti impiegati nell’appalto che assicura le attività inerenti il servizio antincendio per le sopraelencate autostrade.