Gli ebrei non furono le uniche vittime dell'Olocausto, il quale ha compreso anche lo sterminio di tutte le categorie di persone ritenute "inferiori", per motivi politici o razziali, dai nazisti come oppositori politici, minoranze etniche, omosessuali e portatori di handicap mentali e/o fisici
La data di commemorazione, per l'appunto il 27 gennaio, non è casuale. Si è deciso di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz sancendo la fine dell'Olocausto.
"Nel Giorno della Memoria è nostro dovere ricordare il dramma della Shoah, trasmettere alle giovani generazioni il profondo significato della Memoria, i valori imprescindibili del rispetto, della libertà, della tolleranza, affinché gli orrori del passato non si ripetano mai più". Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli mentre il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, ha ricordato il 27 gennaio, "Giorno della Memoria" per le vittime della Shoah, al quale l'Assemblea legislativa dedicherà una seduta aperta martedì 1 febbraio in Aula consiliare dalle ore 10, con questo messaggio: "Tenere sempre alta la memoria e contrastare in qualsiasi modo chi nega l'evidenza dell'Olocausto. Questa deve essere la nostra battaglia quotidiana di storia, se noi tutti europei vogliamo avere un futuro di civiltà"