Un intervento da quasi 3 milioni di euro. Sono questi i numeri salienti dell’importante progetto, appena approvato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione (USR), che prevede la realizzazione di uno spazio atto ad ospitare i proprietari degli immobili (da demolire). Lo scopo è di garantire il recupero di beni affettivi o di valore, qualora ancora ve ne fossero. Quest’ultima zona sarà monitorata da personale addetto, coperta e messa in sicurezza. Prende corpo, dunque, un importante intervento nel cuore del centro storico di Arquata, che riguarderà ben 24 edifici danneggiati o crollati dopo le scosse. In questo delicato processo, l’Usr (diretto dall’ingegner Marco Trovarelli) svolge il ruolo di soggetto attuatore. Ed in tali vesti, insieme all’ingegner Giuseppe Laureti, dirigente del settore “attuazione ordinanze speciali”, ha appena approvato il progetto definitivo/esecutivo redatto dall’ingegner Sergio Ciampolillo, che prevede la messa in sicurezza, demolizione, rimozione, cernita, trasporto e recupero delle macerie. Si tratta di edifici che per motivi di sicurezza ostacolano la riparazione dei fabbricati adiacenti o limitrofi, o perché impediscono la cantierizzazione, nonché la loro stessa successiva ricostruzione. «Questo intervento rappresenta un nuovo ed importante passo avanti verso l’obiettivo - spiega l’Assessore regionale alla Ricostruzione Guido Castelli -. Entro qualche giorno verranno affidati i lavori, in linea con i tempi del cronoprogramma che prevede l’inizio delle demolizioni per fine agosto. Ma la cosa che più ci preme, insieme all’Usr e allo stesso Comune, è quella di coinvolgere i proprietari in ogni singolo passaggio, come già fatto nella fase relativa alle osservazioni. Riteniamo basilare la partecipazione in quello che rappresenta, comunque, un processo doloroso per chi qui ci viveva e che vuole tornare a viverci, nel più breve tempo possibile». «Siamo davanti ad un intervento di certo complesso, che ha un costo di 2.824.639 euro e che si sviluppa in un’area piuttosto vasta dai notevoli dislivelli - aggiunge l’ing Trovarelli -. La viabilità interna non permette, di fatto, il facile passaggio dei mezzi stradali e da cantiere, per cui saranno realizzate strade alternative tramite materiali di scarto, o materiali misto-stabilizzati e saranno ampliate e ripristinate piccole parti delle antiche vie del borgo. Il materiale proveniente dalle demolizioni, poi, verrà sottoposto ad una accurata scelta, al fine di recuperare eventuali beni affettivi o di valore presenti all’interno delle macerie stesse». «Per noi è un momento importante perché finalmente si possono affidare i lavori, così come è fondamentale che l’ordinanza speciale per Arquata entri nella sua fase attuativa - conclude il sindaco Michele Franchi -. Di pari passo stanno seguendo il loro iter le progettazioni dei terrazzamenti e dei sottoservizi per far sì che tutto proceda secondo un continuum. Stiamo raccogliendo quanto seminato nel tempo, siamo soddisfatti».
Luglio 28, 2022
Arquata del Tronto - Approvato il piano delle demolizioni per tre milioni di euro
Un volume di 7.434 metri cubi di macerie pronte a essere lavorate, trasportate e recuperate o smaltite. Un peso complessivo che si aggira intorno alle 11.895 tonnellate.
Redazione