Agosto 24, 2022

Arquata del Tronto - Tanta emozione nella commemorazione delle vittime del sisma, a sei anni dalla tragedia

Cinquantadue nomi scanditi nella notte. A imprimere nei cuori ciò che è impossibile da dimenticare.

Redazione

Una notte di preghiera e riflessione, quella appena vissuta a Pescara del Tronto, sei anni dopo la tragedia del terremoto. Sei anni dopo quel maledetto giorno. Il ricordo delle vittime resta sempre vivo. Nel silenzio che scava solchi. E lascia tutti impietriti nel dolore. Un gigantesco cuore rosso spezzato è posto in terra, tra le candele. Le maglie con i ritratti delle vittime fanno da sfondo. Difficile contenere l’emozione, per tutti coloro che si sono ritrovati in quel parchetto in cui, quella notte, venivano ammassati i corpi estratti senza vita dalle macerie. A presiedere la veglia è il vescovo di Ascoli, monsignor Gianpiero Palmieri. “Basta guardare il volto delle persone che sono qui, per comprendere come il dolore sia ancora molto forte – spiega il presule -. Quello che abbiamo celebrato è il mistero del Signore della vita, che è più forte della morte e della disperazione. Le vittime vivono ancora accanto a noi, vivono in Dio. E il modo migliore per rendere loro giustizia è fare in modo che questo diventi un luogo di vita”. “Pensare a sei anni fa è davvero dura – prosegue il sindaco Michele Franchi -, ma dobbiamo pensare al futuro e si deve fare molto di più. La ricostruzione è partita, è vero, ma si deve dare un forte segnale per chi vuole ancora vivere qui”. Tra i presenti anche i vertici dell’ufficio speciale ricostruzione. Questa sera alle 18, invece, verrà celebrata la messa nella chiesa che si trova a Pescara del Tronto, nel villaggio delle casette. Prevista la partecipazione del commissario Giovanni Legnini e del capo nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio.