Premesso che
● il c.d. “DDL Sicurezza”, cioè il Decreto n.1660/2024, rappresenta un pacchetto di misure per limitare la libertà di manifestare e esprimere dissenso;
● il disegno di legge introduce oltre una ventina tra nuove fattispecie di reato, aggravanti e inasprimenti di pene;
● il disegno di legge prevede, tra gli altri provvedimenti, una serie di misure per colpire le attiviste e attivisti per il clima e in particolare la norma definita “anti-Gandhi”, che introduce il reato di resistenza passiva e protesta in carceri e centri di accoglienza per migranti;
● il disegno di legge impedisce alle persone migranti senza documenti di acquistare una SIM per poter mettersi in contatto con le loro famiglie;
● il disegno di legge trasforma in illecito penale il blocco stradale o ferroviario mediante ostruzione fatta con il proprio corpo, oggi già punito come illecito amministrativo (norma “anti-Rodi”);
● il disegno di legge prevede il carcere per le detenute madri, che non avranno più la pena differita;
Considerato che
● si tratta con ogni evidenza di una legge fortemente ideologica, voluta con l’obiettivo dichiarato di colpire le persone che protestano contro le opere e le misure attuate dal governo;
● si tratta di norme ispirate da populismo penale perché se da un alto creare nuovi reati non costa nulla, ma serve ad alimentare la propaganda dell’emergenza sicurezza, dall’altro non risolvono alcun problema reale e invece hanno lo scopo di reprimere di fatto il dissenso;
● il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, ha dichiarato che “questo decreto intacca pesantemente il diritto di protesta” (Agenzia Dire, 23 Settembre 2024);
● sempre Amnesty International Italia ha lanciato un appello per la difesa del diritto di protesta, stigmatizzando che “dall’insediamento del governo Meloni sono stati adottati diversi provvedimenti che sembrano avere lo scopo di scoraggiare l’attivismo e la partecipazione alle proteste”;
Esprime al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Interno
● la propria preoccupazione per il restringimento delle libertà di espressione democratica del dissenso che si realizzerebbe con l’approvazione in via definitiva del Decreto n.1660/2024;
● la propria risoluta contrarietà – etica, culturale, politica – alla criminalizzazione delle proteste pacifiche e nonviolente nonché a questo tentativo di modificare i termini e la qualità della nostra democrazia.
Paolo Canducci - Consigliere comunale “Europa verde”
Aurora Bottiglieri – Consigliere comunale “Partito Democratico”
Ottobre 14, 2024
ORDINE DEL GIORNO CONTRO IL RESTRINGIMENTO DELLE LIBERTA’ DEMOCRATICHE PREVISTO DAL “DDL SICUREZZA” (DECRETO 1660/2024)
Il Consiglio comunale di San Benedetto del Tronto:
Redazione