La campagna La casa Brucia vuole promuovere un’assunzione di responsabilità dal basso, concreta per rompere il muro di indifferenza nei confronti dei massacri in corso proponendo la presentazione in tutte le assemblee di rappresentanza democratica, dai consigli comunali, provinciali, regionali, ai luoghi accademici e dell'istruzione pubblica, la mozione - scritta da Domenico Gallo - finalizzata ad un pronunciamento chiaro, perché il diritto ponga limiti alla brutalità, il Governo si adoperi affinché cessino i bombardamenti, i crimini, l'invio delle armi a Israele e Ucraina e venga riconosciuto il diritto dei Palestinesi a vivere in pace con Israele nella propria terra. La casa brucia. Il mondo è in pericolo. Era inimmaginabile una simile escalation: dall'Ucraina a Gaza, e poi il Libano, l'Iran, la Siria. Una sequenza rapida terrificante. In poco più di un anno da una guerra siamo passati a 5 - 6 senza contare tutte le altre, endemiche, nel mondo e sullo sfondo la potenziale crisi con la Cina in conseguenza della tensione sempre crescente con Taiwan. La minaccia di una guerra nucleare mondiale avanza sempre di più ed è fondamentale tenere aperta la discussione, impedire che oltre alla menzogna scenda la coltre della dimenticanza, che ci si possa abituare all'orrore, mentre siamo sull'orlo del precipizio. Non rassegniamoci. Dopo il saluto introduttivo del vicesindaco di Grottammare Lorenzo Rossi, la campagna verrà illustrata e argomentata da Serena Cavalletti del comitato politico nazionale dell’associazione “Disarma”, Roberto Mancini, docente di filosofia teoretica dell’Università di Macerata, Luisa Morgantini di Assopace Palestina (in collegamento dalla Palestina). La cittadinanza è invitata a partecipare.
"La casa brucia, il mondo è in pericolo", incontro pubblico venerdì sera a Grottammare
Grottammare - La campagna, lanciata da Disarma, associazione attiva sul territorio nazionale già da due anni, ha visto tra i suoi principali promotori il magistrato Domenico Gallo, l'ambasciatrice Elena Basile, la filosofa Roberta De Monticelli e Moni Ovadia: quattro voci autorevoli e coraggiose che non hanno mai smesso di gridare il loro dissenso alle guerre in corso in Medio Oriente e in Ucraina, svelando le responsabilità dirette dell'Occidente.