All'ultimo chiaro" IL TEMA La parola e ogni altra forma d’arte vanno verso l’Amore, verso l’attraversamento epocale del dolore e sono l’ultimo baluardo di resistenza ai mali del mondo. L’8 marzo in poesia nasce dall"idea che non è solo quella di ricordare la lotta, il dolore per la conquista dell’ emancipazione, che è avvenuta, come vita sognata nel corso dei secoli, con coraggio e coerenza da parte delle donne, ma va riconquistata la strada che c’è ancora da percorrere. Quel che possiamo fare da subito è essere credibili nei nostri intenti, nei nostri successi e lo si può fare solo ammirando l’altro nella sua qualità originaria, andando oltre il genere. A noi che è dato di creare la vita è dato di amare e di accogliere ogni essere con la fantastica consapevolezza che esige la rinuncia dell’uomo all’isolamento e la ricerca di se stesso in tutti, uomini e donne, come abitanti della stessa casa. Il viaggio di ciascuno nel tempo si fa singolare e universale per un mondo che si propone come famiglia e a vantaggio della specie. E noi, tutti noi, siamo quel bene che si afferma contro tutto ciò che nega la promessa di questa grande famiglia. In ciascuno c’è il crudo inverno ma «ci sarà sempre la pelle della primavera», un’etica antica di speranza. All’arte è dato un pensiero lungo, la riflessione profonda sulla fragilità del mondo e sulla frammentazione delle idee. È data l’intuizione dei cambiamenti dell’umanità nel tempo, è data la capacità di cogliere il presente e di anticipare i movimenti futuri.
La vita sognata 8 Marzo in poesia
Sabato 8 marzo all'Auditorium alle ore 18 si svolgerà un pomeriggio dedicato alla poesia proposta dalla poetessa Rossella Frollà che presenterà la serata assieme a Gianni Balloni dal titolo "La vita sognata 8 Marzo in poesia" Saranno presenti Gabriella Sica " La fabuleuse vie" Elena Buia Rutt " La vita in campagna" Candelaria Romero "Un uccello ha fatto il nido nella mia testa" Rossella Frollà "Rose