Maggio 21, 2025

Ascoli, parte la macchina dei trasferimenti scolastici: al via i lavori sulla “Malaspina”

Ascoli Piceno - Ascoli, la ricostruzione scolastica post-sisma compie un passo decisivo.

Redazione

A fine agosto prenderanno infatti il via i lavori per la scuola elementare e dell’infanzia “Malaspina”, segnando l’inizio della prima movimentazione degli studenti verso la struttura provvisoria situata nei locali dell’ex sede della Banca d’Italia, ormai in fase di ultimazione. Determinante in questo percorso è stato l’impegno del commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016, senatore Guido Castelli, che ha fortemente creduto nella centralità della scuola come presidio di comunità e motore di rinascita dei territori. La sua azione, incisiva e costante, ha assicurato risorse, strumenti e fiducia a una macchina che oggi dimostra concretezza e visione: conferma si è avuta anche con lo sblocco dell’Accordo quadro, che consente di avere la ditta esecutrice dei lavori senza dover indire una gara, aspetto che velocizza le tempistiche burocratiche e amministrative. «Questo trasferimento rappresenta il primo tassello di un’operazione strategica su scala comunale - conferma Castelli -. Un piano a tappe che consentirà, mano a mano, il trasferimento ordinato e sicuro degli alunni in ambienti temporanei, liberando progressivamente i plessi da ristrutturare o ricostruire» . L’intervento sulla “Malaspina” è sostenuto da un contributo riconosciuto pari a 5.659.960 euro, aggiornato rispetto all’importo iniziale di 4.500.000 euro grazie all’integrazione per incremento prezzi e fondo. L’impresa affidataria dei lavori è la Lucci Salvatore di Napoli, vincitrice dell’accordo quadro con un ribasso del 20,71%. «Il rispetto rigoroso del cronoprogramma, fin qui millimetrico, è la prova concreta di una sinergia efficace tra istituzioni, Comune, struttura commissariale e soggetti attuatori - continua Castelli -. Un lavoro corale che mette al centro la sicurezza e la qualità dell’ambiente scolastico, con l’obiettivo di garantire ai bambini spazi rinnovati e funzionali senza sacrificare la continuità didattica».