Un mese solare, l’ultimo, degno del miglior film d’avventura, con il tris di vittorie consecutive firmate da mister Andrea Mosconi (terzo trainer canarino di stagione) fino alla caduta esterna di domenica scorsa, patita in casa della Juventus Next Gen. Squadra poco pungente, con evidenti errori di lettura tattica messi in atti dalla panchina per una sconfitta che, complice il successo dell’Ancona, ha richiamato la Fermana sotto la mannaia della retrocessione, con i dorici cioè al momento distanti da Giandonato e soci ben 10 punti, oltre gli 8 necessari per attivare la procedura spareggio. E ora? La compagine gialloblù non è più padrona del proprio destino. Domenica servirà come il pane, minino sindacale, il successo contro il Pescara al “Bruno Recchioni”, calcio d’inizio ore 20.00, e nel contempo sperare che l'Ancona non vada oltre il pari, in casa, ricevendo una Lucchese che non ha più nulla da chiedere alla stagione. Altra finestra prospettica, in caso di successo biancorosso, si renderebbe necessaria la sconfitta dell'Entella, a ricevere la Recanatese affamata di punti salvezza. Prospettiva statisticamente difficile, ma non del tutto impossibile. Per il resto c’è poco da dire. A Fermo una città, una tifoseria, una società ed una squadra sono chiamate contro razionalità a sovvertire un pronostico (comprese le combinazioni poc’anzi enunciate) avverso, triste epilogo di una stagione nata tardiva, improvvisata più che pianificata ed aggiustata in corso d’opera. Il bicchiere mezzo pieno è rappresentato dal fatto che, seppur colpevole di troppi errori a partire per l’appunto da una frammentaria pianificazione estiva, il direttivo gialloblù ha comunque dimostrato di non aver mollato, restando quindi agganciato al treno della speranza sino alla vigilia degli ultimi 90’ di stagione. Ora manca un piccolo sforzo, e l’ausilio da altri campi, per traslare la sentenza inappellabile ai playout. Gli abruzzesi di mister Cascione sono ancora in lotta per il miglior piazzamento in griglia playoff e, dato storico, c’è anche da soppesare il fatto che il “delfino” rappresenta una delle bestie nere anti-fermani da sempre. Su 19 precedenti, 14 sono le vittorie abruzzesi, 4 i pareggi mentre fa capolino un solo successo gialloblù, che risale al 6 gennaio 2002, C1 girone B. Vantaggio messo nel sacco da Manca, pareggio di Artico e gol vittoria dei canarini firmata dal jolly Di Salvatore. I corsi ed i ricorsi storici, però, lasciano ora prepotentemente spazio alla stretta attualità, caratterizzata dall’imperativo categorico della vittoria domestica, con orecchio costantemente sintonizzato tra Ancona e Chiavari. Fischietto affidato a Valerio Crezzini di Siena a dirigere, a vantare due i precedenti con la truppa gialloblù, a partire dalla stagione 2021/22 per Fermana-Gubbio chiusa 1-1 (gol canarino di Pannitteri), per finire nel recente torneo, sempre con gli eugubini ma in terra Umbra, per Gubbio-Fermana 1-3 (Romeo, Misuraca e Maggio in rete per l’allora truppa di mister Stefano Protti). Sarà coadiuvato da Marco Cerilli di Latina e Vittorio Consonni di Treviglio, quarto ufficiale Fabrizio Pacella di Roma 2. Nella foto, un momento tratto dall’ultima trasferta in casa della Juventus Next Gen. Fonte, profili ufficiali web Fermana F. C.
90’ minuti di speranza, la salvezza della Fermana è appesa ad un filo
Imperativo gialloblù e relativo destino: nell’ultima del campionato regolare, in programma domenica 28 aprile, ore 20.00, stadio “Bruno Recchioni”, serve battere il Pescara tra le mura amiche e sperare nei risultati favorevoli da altri campi per giocarsi la permanenza in Serie C ai playout