Pare che alcuni gruppi di sinistra o centrosinistra non abbiano graditosoprattutto la definizione “ospedale di primo livello su due presidi”, né il richiamo a quanto scritto sul piano sanitario della Giunta Ceriscioli per l’AV2 (provincia di Ancona) dove è previsto un ospedale Unico di 1° livello su tre presidi. Si è parlato di “proposte sbagliate come quella presentata”, e si sono lette accuse contro “chi, invece, vuole avallare formule ibride ed ambigue, a beneficio di altri territori e altri interessi”. E ancora si è chiesto di “dare seguito ad un nuovo ospedale di Primo Livello con tutte le specialistiche previste”. L’ultima perla: “Non gradito nemmeno il contributo fornito dal Comitato Salviamo il Ma-donna del Soccorso che, a detta di alcuni, avrebbe preso il sopravvento sulla parte politi-ca”. Al Comitato, che malgrado i detrattori si è imposto quale punto di riferimento sanitario sul territorio, è stato richiesto di un suggerimento tecnico: abbiamo semplicemente proposto di estendere all’AV5, nell’ottica dell’equità e della pari dignità del sud delle Marche, quanto già scritto sul piano sanitario 2020-22. Infatti, prima di tale provvedimento legislativo, si continuava a ripetere che nell’AV5 non erano possibili due ospedali di primo livello: vedi dichiarazioni del 2018 e 2019 di Ceriscioli, Casini, Urbinati. Poi queste stesse persone hanno approvato un PSR in cui è previsto che in una zona della provincia di Ancona di 234.000 abitanti ci fosse un ospedale unico su tre presidi di primo livello (oltre a Torrette e INRCA). Evidentemente nel nord della Regione era possibile una applicazione estensiva della legge, mentre qui nel sud occorre il bilancino per non rischiare di darci qualcosa di più e di meglio. In ogni caso, a chi lamenta che alla fine alla costa toccherà un mezzo primo livello con mezzi servizi, mostriamo l’elenco dei reparti duplicatinei due ospedali di Senigallia e Jesi, con i dati inviati dalla Giunta Ceriscioli al Ministero della Salute con la DGR 1554/2018: In entrambi gli ospedali sono presenti: PS con Dea di 1 livello, Cardiologia, Chirurgia, Medicina, Nefrologia, Neurologia, Oculistica, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia, ORL, Pediatria, Psichiatria, Terapia intensiva, UTIC, Medicina d’urgenza, Neonatologia, Lungo-degenza (Geriatria), Oncologia. 18 reparti, non 12 quanti dovrebbe avere un ospedale di 1° livello come affermato dall’assessore Saltamartini pochi giorni fa. In più Senigallia ha Gastroenterologia (e arriva a 19) mentre Jesi ha Odontoiatria, Urologia, Dermatologia, Fisiatria, Pneumologia, Reumatologia (e arriva a 24 reparti). Jesi, città con 39.082 abitanti nel 2021, distante 30 km da Torrette. San Benedetto, con 47.073 abitanti e distante 87 km da Torrette, non ha mai avuto 24 reparti. Noi, come Comitato, chiediamo per il Madonna del Soccorso quello che è stato fatto nella provincia di Ancona, ossia equilibrio fra nord e sud delle Marche. Questo dovrebbero chiedere i nostri cari politici,mentre ci sembra che molti di loroconti-nuino a desiderare fortemente l’Affare Pagliare. La richiesta proveniente da una certa parte politica di mettere un ospedale di Comunità a San Benedetto del Tronto, lo stesso pro-getto di Ceriscioli e della Casini con la chiusura dell’ospedale per acuti,ci sembra confermare i nostri sospetti. Qualcuno ancora gioca a prenderci per scemi???
Il Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”