Giugno 27, 2022

Primo focus sulla Radiologia del Madonna del Soccorso

San Benedetto - "Il Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” pone una serie di problematiche ai vertici amministrativi e sanitari dell’AV5 e della Regione, oltre che ai decisori politici del Comune di San Benedetto del Tronto, nessuno escluso.

Redazione

Occorre prendere atto che la Risonanza magnetica in uso alla Radiologia del Madonna del Soccorso è obsoleta, e dopo l’incidente dell’anno scorso andava sostituita, in quanto si rompe in media ogni dieci giorni. Ci riferiscono che era già stata decisa la sua sostituzione con tanto di gara d’acquisto già ultimata, ma che poi con determina di AV5 n. 156 del 15.02.2022 era stata stabilita una riparazione radicale, che comportava una spesa di diverse centinaia di migliaia di euro. Con successiva determina di AV5 n. 189 del 28.02.2022 la precedente determina veniva revocata, e veniva annunciato dalla Direzione di AV5 e dalle Istituzioni regionali l’inserimento dell’acquisto, in data da definirsi ma sicuramente non entro l’anno, di una nuova RM nei fondi PNRR. Occorre dire che ogni mattina con questa Risonanza si fanno almeno otto o nove pazienti tra ricoverati e oncologici, oltre al lavoro di tre pomeriggi a settimana; inoltre la seconda risonanza, più piccola e presente al piano superiore, è una macchina “a basso campo”, idonea per esaminare piccoli segmenti, ma inutile ai fini di esami di una certa serietà e consistenza (crani, addome, mammelle, esami con contrasto). Ci risulta inoltre che le sonde dei tre ecografi in uso alla Radiologia sarebbero assai poco efficienti e funzionali per effettuare esami attendibili e soddisfacenti, in quanto anch’esse datate. È notorio che l’acquisto della TAC risale al 2008, che si rompe di frequente ed è così vecchia che per effettuare le continue riparazioni risulta difficoltoso reperire i pezzi di ricambio, ormai fuori produzione. Risulta anche che la Tac in uso al PS non è idonea a effettuare esami come la perfusione, fondamentali in caso di urgenze tipo ictus. Si può quindi affermare che, nel complesso, il “parco macchine” a disposizione di un ospedale come il Madonna del Soccorso, che dovrebbe adempiere alle esigenze di diagnostica di un bacino amplissimo della provincia, oltre che delle urgenze estive e degli utenti abruzzesi, risulta obsoleto, precario ed assolutamente inadeguato. Inoltre, mentre risulterebbero inseriti nei fondi del PNRR gli acquisti di ecografi (quanti?) e della Tac, non si riesce a reperire alcuna previsione documentata relativamente all’acquisto di una RM, nonostante sia stata annunciata urbi et orbi con grande clamore mediatico. Chiediamo quindi a tutte le autorità sanitarie ed alle istituzioni competenti, compreso il Sindaco di San Benedetto del Tronto, di adoperarsi per fornire agli utenti, sia locali che ai turisti, le dovute risposte per placare ogni preoccupazione. Si chiede altresì che vengano forniti e divulgati i documenti relativi alla “prenotazione” nei fondi PNRR di tutti i macchinari diagnostici annunciati e necessari a far fronte al fabbisogno dell’utenza costiera, con particolare riguardo alla Risonanza Magnetica, che avrebbe dovuto essere immediatamente sostituita dopo il grave incidente dello scorso anno. ​ A tutto questo si aggiunge il fatto, alquanto contraddittorio, che al Mazzoni di Ascoli hanno pronta disponibilità di attrezzature nuove con prestazioni di gran lunga più performanti: ad esempio dispongono di due risonanze “ad alto campo” di cui una nuova. Sarebbe anche il caso di conoscere le azioni e la posizione del primario facente funzione della Radiologia relativamente a questa situazione e ai tanto gravi disservizi per l’utenza, costretta attualmente a rivolgersi quasi esclusivamente al privato. Quasi sempre a pagamento, poiché ci dicono che la convenzione con la Regione sarebbe scaduta e che quindi non vi sarebbe ulteriore budget per gli esami in convenzione. Attendiamo doverose risposte da tutti gli “attori” in campo, non solo come Comitato, ma soprattutto come difensori di interessi e diritti fondamentali dei cittadini."

                                                            Il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso