Luglio 14, 2022

Risposta agli smemorati del PD

San Benedetto - "Prima di fare le nostre considerazioni sulle ennesime dichiarazioni dei due illustri esponenti della politica e della sanità sambenedettese sul versante PD,

Redazione

vorremmo prevenire le scontate obiezioni che potrebbero esserci rivolte, ossia: “Per quale motivo ve la prendete sempre con il PD anche se ora non governa! Non rischiate in questo modo di essere additati come strumenti del centrodestra?”. Bene, a queste domande rispondiamo di getto che, a prescindere da chi governa ora e da come governa, chiunque tra i sostenitori del lucroso affare Pagliare, in qualsiasi momento, dovesse approfittare del disastro sanitario in corso, cui loro stessi hanno contribuito con venti anni di governo, per ripropinarci la pappardella dell’ospedale unico di eccellenza, andrà sempre, e comunque, “bastonato” senza alcuna misericordi. E con questo pensiamo di chiudere il preambolo. Giusto alcuni giorni fa, infatti, i signori Giobbi e Neroni, esponenti del PD di Agostini, Casini e di Urbinati, hanno tentato di giustificare, ancora una volta la bontà dell’ospedale miliardario di Pagliare, facendo il bilancio di quasi due anni di gestione regionale del centrodestra. Essi affermano: «il centro destra, ha vinto le elezioni, sfruttando il malessere dei cittadini per i disservizi e le criticità del sistema sanitario regionale», in tal modo riconoscendo l’esistenza di rilevanti problematiche originate da venti anni di governo PD. Essi cercano la giustificazione per cui «nell’ultimo anno di legislatura, la giunta Ceriscioli ha dovuto affrontare la prima fase della pandemia», ma nulla dicono di ciò che è accaduto negli anni precedenti. Ecco la verità:. Maggio 2019: «La FP CGIL denuncia da anni lo scempio della Sanità pubblica in AV5. Ora per i cittadini si prospetta un altro disastro: l’esternalizzazione delle Cure Domiciliari! […] Le problematiche della Area Vasta 5 sono molte, oltre a quella citata precedentemente, da anni denunciamo mancanza di un assetto Riorganizzativo, carenza di personale Sanitario, Tecnico e Amministrativo […] Una vera e propria emergenza è quella della carenza del personale Medico, nei due Ospedali mancano Primari e Medici per l’Emergenza». Giugno 2019: «L'Asur “boccia” l'ex direttrice dell'Area Vasta 5, Giulietta Capocasa. L'ex dirigente della sanità marchigiana ha ricevuto una valutazione negativa da parte dell'Asur Marche [Giunta PD di Ceriscioli] per aver evitato l'accorpamento estivo dei reparti degli ospedali di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto […] unico direttore non riconfermato di tutte le aree vaste delle Marche». Qualche politico locale, per il quale il Madonna del Soccorso allora andava benissimo, si disse “indignato”! Vari politici del PD ora lamentano gli accorpamenti estivi dei reparti, indicandoli come segni di una pessima gestione della sanità. Ricordiamo a questi signori, che svariati dipendenti dei due ospedali hanno oltre 100 giorni di ferie arretrate. Il che vuol dire tre, quattro anni di ferie non concesse e non godute, ossia pessima gestione delle precedenti direzioni: troppo comodo tenere i reparti aperti e negare ripetutamente le ferie ai dipendenti. Non spostarle, ma negarle, altrimenti non si spiegherebbero questo assurdo accunulo di ferie arretrate. Chissà dov’erano quei politici quando questo accadeva. Novembre 2019: «Fp Cgil AP: Area Vasta 5, non è tutto oro quello che luccica. Ecco il perché non firmiamo l’accordo […] errori da parte dell’ASUR/AV5 nella gestione e calcolo del Fondo Disagio con conseguenti tagli», riferendosi agli anni 2016-2020, tutti a gestione regionale PD. Luglio 2021: «Come FP CGIL riteniamo in sostanza che il Piano Socio Sanitario 2020/2022 [Giunta Ceriscioli, Casini, Urbinati] non solo vada revisionato, ma debba essere incisivo e realmente applicabile per ottenere finalmente un cambio di rotta: più servizio pubblico, maggiori investimenti e meno esternalizzazioni». Dicembre 2021: «tra i motivi che hanno determinato le dimissioni, [di Milani] la valutazione fatta dall’Asur e dalla Regione sul suo operato, che definire negativa sembra un eufemismo». Nello stesso articolo un noto sindacalista affermò: «le responsabilità della precaria situazione sanitaria dell’Area vasta 5, cenerentola delle Marche, non sono da attribuire a Milani, ma solo all’Asur e alla Regione», dimenticando di ricordare che era stata proprio la Regione a nominare Milani, così come sempre l’ASUR aveva nominato la Capocasa e continuano Giobbi e Neroni: «proviamo a fare un’analisi di quali settori sono migliorati in questi quasi due anni di legislatura». «Liste di attesa: peggiorate notevolmente […] Attese al Pronto soccorso: si assiste addirittura a dover spostare pazienti da un pronto soccorso all’altro […] Medicina territoriale: nessun potenziamento, ma soprattutto nessuna prospettiva per quanto riguarda la realizzazione di quelle strutture […] Ma la nota dolente riguarda gli attuali ospedali del piceno, e la prospettiva degli stessi […]Il concetto generale che ha ispirato la riforma Balduzzi, supportata da motivazioni scientifiche, e il seguente: gli Ospedali devono essere sufficientemente grandi, pertanto in grado di essere autonomi nel gestire le patologie complesse che possono essere affrontate solo in ospedale […] La nuova giunta regionale, dopo tanta propaganda, tanto inutile quando dannosa, si è inventata una nuova formula: Ospedale di primo livello spalmato su due plessi […] Il Piceno non avrà un nuovo ospedale di primo livello, completo, moderno, ma si dovrà accontentare di due mezzi ospedali […] Va ricordato che in tutte le provincie delle Marche vi sono progetti pronti per nuovi ospedali di primo livello, in alcune in fase di realizzazione avanzata». Ma Pesaro, Macerata e Fermo erano già stati deliberati dal PD. «Risultati: pessima gestione del presente, nessuna prospettiva per il futuro». E aggiungono: «Stupisce il silenzio del Comitato … imbarazzo … comprensibile». Ora noi vorremo far presente ai due dotti compaesani che il Comitato non è affatto imbarazzato, né è rimasto in silenzio: ma non ci meraviglia che personaggi noti per le loro amnesie non ricordino ciò che abbiamo scritto e, soprattutto, ripetuto più volte. La nuova giunta non si è “inventata una nuova formula”: ha in realtà duplicato quanto già fatto dalla giunta Ceriscioli che ha creato un ospedale unico di 1° livello su tre pesidi nell’AV2. Non ospedali a un terzo dei reparti ciascuno ma ciascuno di essi con più dei 14 reparti previsti dal Balduzzi per un primo livello. I due specialisti della sanità hanno mai protestato apertamente contro tale decisione, che oggi ritengono sbagliata per il Piceno. Né ha mai commentato questa faccenda, non che questo ci stupisca. “Liste di attesa e attese al Pronto Soccorso” sono problemi vecchi di anni, causati da tagli al personale e da riduzione dei fondi, anche per le attrezzature. Tutte decisioni delle precedenti giunte PD, come testimoniato anche dalla CGIL. E a proposito di finanziamenti è necessario ricordare che nel novembre 2019 i sindacati confederali regionali – CGIL, CISL e UIL – in una conferenza stampa denunciarono l’enorme spreco di denaro pubblico che i tre ospedali, con il project financing ai privati (richiamando anche sentenze della Corte dei Conti) avrebbero causato alle casse della Regione: hanno parlato di tre miliardi di esborsi in 25-30 anni. Scrivevano i segretari regionali: «… sarebbe stato più utile promuovere un percorso di partecipazione e coinvolgimento. A questo proposito sono numerosi i quesiti che abbiamo sottoposto al Presidente Ceriscioli senza aver finora ottenuto risposte». A quei tempi il PD del Piceno non si mostrò affatto stupito del silenzio della Regione, sempre obbedienti ad Agostini e alla Casini, e non si pose alcuna domanda sui problemi finanziari che si sarebbero creati con un mostruoso debito. Ci hanno fatto invece sorridere le parole dell’offidano: «le incomprensibili decisioni sul direttore di Pediatria». Quanto fastidio deve aver dato il fatto, finalmente, la Pediatria di San Benedetto si stia avviando a tornare alla sua dovuta autonomia da Ascoli! Speriamo di poter ridere ancora, magari più forte a partire dalla Radiologia."

                                                                 Dr. Nicola Baiocchi