Ma di questo devono renderne conto i dirigenti di Area che per le responsabilità che hanno sono ben pagati”. Così l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ieri ha risposto durante la seduta del consiglio della Regione Marche all’interrogazione del Partito Democratico riguardante la gita in barca fatta da 9 dipendenti dell’azienda Sanitaria Territoriale nell’ambito di un corso di aggiornamento svoltosi il 17 e il 18 maggio scorsi, pagato con soldi pubblici. “L’organizzazione di questi corsi di formazione avviene nella piena autonomia organizzativa delle aziende sanitarie territoriali e non sono investiti mai gli organi di direzione politica. Né il presidente della Regione Marche, né l’assessore alla sanità si occupano di corsi di formazione del personale – ha puntualizzato Saltamartini – Il corso era previsto dal Piano Integrativo Organizzazione e Amministrazione dell’Ast di Ascoli. Nemmeno la direzione dell’Ast di Ascoli era informata dell’organizzazione di questa attività addestrativa di ‘team building’, finalizzata espressamente per «favorire la coesione e il senso di appartenenza inserito in un nuovo contesto”. Tale organizzazione è stata dei dirigenti dell’Area. Sulla legittimità di questo provvedimento sono in corso approfondimenti amministrativi da parte dell’assessorato regionale alla sanità e di organi giurisdizionali (La Procura di Ascoli ha aperto un fascicolo ndr). Il Piano è stato infatti attuato nella piena autonomia dei dirigenti responsabili, così come prevede la legge nell’ambito della distinzione fra organi di indirizzo e organi di gestione”. L’assessore regionale alla sanità ha riconosciuto che “l’iniziativa non è stata opportuna; i dirigenti sanitari devono valutare bene se sia il caso di aderire a questi protocolli che – si dice – sono stati adottati in base a una proposta fatta da società specializzate in questo tipo di attività”. La consigliera regionale del Pd Anna Casini che ha firmato l’interrogazione insieme a Romano Carancini, Manuela Bora, Fabrizio Cesetti, Maurizio Mangialardi, Antonio Mastrovincenzo, Renato Claudio Minardi e Micaela Vitri, ha poi replicato a Saltamartini. “Mi fa piacere che lei ritenga quantomeno di cattivo gusto mandare personale a fare un corso in barca a vela. Che la direttrice non sapesse nulla non mi meraviglia – ha detto Casini – perché quando cacciò me e l’onorevole Curti dall’ospedale disse che era una proprietà privata; quindi neanche allora sapeva che l’ospedale è un luogo pubblico. E comunque – ha concluso – il mare ce l’abbiamo anche in casa nostra; non c’era la necessità di andare fino in Toscana per un corso in barca a vela”.
Settembre 25, 2024
Ascoli Piceno - Gita in barca a vela, il caso dell'Ast finisce nel mirino della Regione
“Essendo il servizio sanitario investito da tante lacune e da tante problematiche, far apparire che il personale sanitario si sta addestrando in barca in Toscana, determina un danno d’immagine.
Redazione