Come a San Benedetto anche a Calenzano il principio di precauzione è stato ignorato: infatti già nel 2020 la cooperativa “Medicina democratica” metteva in allarme sul pericolo di incidente rilevante nell'impianto di Calenzano. C’era il rischio di esplosioni devastanti a pochissima distanza da case e centri commerciali.
Purtroppo poi è successo!
Una situazione simile a quella di San Benedetto del Tronto dove da anni si combatte per evitare la realizzazione di un impianto di stoccaggio gas sotterraneo di 15 km quadrati dentro la città, caricato a 265 bar di pressione. Un pericolo sotto la città di proporzioni catastrofiche.
La realtà è che come a Calenzano anche qui da noi i tecnici hanno sostenuto la sicurezza dell'impianto senza però valutare tutti i possibili scenari di rischio.
Sono stati esclusi incidenti come jet Fire (getti di fuoco) orizzontali e flash Fire ( eventi esplosivi distruttivi con un innalzamento estremo delle temperature) perché considerati poco frequenti,
Hanno smentito senza una documentazione scientifica e attendibile le argomentazioni dell'ArpaM che mettevano in ALLARME sulla mancata tenuta del giacimento: anomalia che consentirebbe la fuoriuscita e la conseguente risalita del gas in superficie con gravi rischi di esplosioni.
Questo elemento di rischio viene considerato dai tecnici non rilevante.
In opposizione a tutto questo ottimismo dettato da enormi interessi che sicuramente non sono quelli del territorio, cittadini, associazioni e istituzioni si sono riuniti nell’incontro pubblico sulla questione stoccaggio gas, tenutosi a San Benedetto il 6 dicembre scorso.
Illuminante è stata la relazione del geologo Dottor Giovanni Marrone che ha messo in evidenza tutti i pericoli dell'impianto in relazione alla struttura geologica inadeguata a contenere gas, a causa della certa mancanza di tenuta. L'impianto non può esistere su un territorio come il nostro secondo lo studio presentato! Un territorio con rischio di sismicità medio-alta, con un impianto a poche centinaia di metri da abitazioni, scuole, autostrada, attività commerciali.
La relazione ha raccolto l'attenzione totale della platea dell'auditorium.
Hanno partecipato tutti i componenti del nostro territorio: i cittadini, i comitati di quartiere, le associazioni di categoria, i rappresentanti delle istituzioni quali i sindaci di San Benedetto del Tronto, Monteprandone e Martinsicuro e i rappresentanti della Regione.
Tutti hanno parlato e manifestato la loro contrarietà alla realizzazione dell'impianto.
Ora bisogna dare una finalità alle buone intenzioni espresse in assemblea e coordinare l'azione sfruttando al meglio le competenze di ognuno.
Questa battaglia possiamo ancora vincerla tutti insieme.
Noi ci siamo. Cittadini non sudditi.
Dicembre 11, 2024
Comunicato stampa su impianto di stoccaggio gas a San Benedetto del Tronto
San Benedetto - L'incidente di Calenzano di lunedì 9 dicembre è un ennesimo monito al principio di cautela.
Redazione