Marzo 03, 2025

PIANO PARTICOLAREGGIATO : CRESCITA PER LA CITTA' DEL FUTURO?

San Benedetto - Con la sottoscrizione delle 900 firme si chiedeva solo il completo rispetto della pianificazione prevista.

Redazione

Nelle ultime settimane tutte le forze politiche si sono esercitate a dire la loro sulle presunte presenze turistiche tra il Nord delle Marche e la nostra città, sulle scelte fatte per all’ex stadio Ballarin ed addirittura sul problema della stradina di zona Brancadoro. Le stesse forze politiche che però manifestano una certa timidezza nel perorare il progetto non solo dell’apertura di Via Lombroso, ma di tutta l'opera strategica importante per il nuovo concetto di viabilità cittadina, in perfetta sintonia con le linee indicate nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Come ormai tutta la cittadinanza conosce, si tratta della grossa area a parcheggi pubblici prevista tra la ferrovia ed il viale dello sport, su aree che già nel piano regolatore del 1985 avevano questa destinazione pubblica, ed ancora il collegamento con il mare attraverso la riapertura o la realizzazione di nuovi pontini sotto la ferrovia. Come mai nessuna forza politica rivendica questo progetto attuativo già in vigore da tanti anni? Eppure quelle aree oltre ad essere strategiche per lo sviluppo della città, sono per gran parte dell'anno, abbandonate a sé stesse, ricettacolo di erbacce e ratti. Al riguardo, recenti articoli giornalistici nei giorni scorsi hanno riportato talune inesattezze. La raccolta firme da parte di 900 cittadini, protocollata già nel novembre dello scorso anno, rappresentava la voce di tutta la nostra città e non solo dei residenti di via Lombroso, questi stessi cittadini, non chiedevano e non chiedono di partecipare a nessun progetto, ma solo il rispetto e l'attuazione del piano di iniziativa pubblica già esistente. Non esiste quindi nessuna contrarietà all’apertura purchè questa avvenga come realizzazione contestuale di tutte le opere previste dal piano comunale. Appare inverosimile non sostenere o travisare questa linea di sviluppo che è rigorosamente quella indicata dal comune. Inoltre, il costo dell’opera non è di 21.000 euro, essendo questo il costo d’acquisto della proprietà Ragni. Il costo, sicuramente molto più alto, non si conosce non essendo stato redatto un progetto dettagliato, ma solo una bozza da parte dell’ufficio tecnico comunale. Rimaniamo in fiduciosa attesa dell’incontro promesso dal Sindaco Spazzafumo, e di conoscere la sua posizione avendo garantito almeno “a parole”, il rispetto delle regole con quanto previsto nel piano. 

Avv. Lilla Rosalia Colangelo