L’edizione 2025 si
focalizza per la prima volta sul tema “Verso Rifiuti Zero nella moda e nel settore tessile”, mettendo
in evidenza l’impatto ambientale e sociale del settore e promuovendo soluzioni sostenibili.
Il problema globale dei rifiuti e il ruolo del settore tessile
Secondo le Nazioni Unite, l’attuale crisi globale dei rifiuti sta influenzando il clima, gli ecosistemi e
la salute umana. Ogni anno vengono generati tra i 2,1 e i 2,3 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi
urbani, e, senza un cambio di rotta, questa cifra potrebbe raggiungere i 3,8 miliardi di tonnellate entro
il 2050. Il settore tessile è una delle industrie più impattanti: attualmente produce 92 milioni di
tonnellate di rifiuti ogni anno, con capi di abbigliamento che vengono spesso scartati dopo appena
sette-dieci utilizzi. Inoltre, il settore contribuisce significativamente all’inquinamento da
microplastiche, con l’11% dei rifiuti plastici derivante da tessuti e abbigliamento.
Le sfide e le soluzioni per il settore moda
Il modello economico attuale del settore tessile, basato su iper produzione e consumo rapido, ha un
impatto devastante. La produzione di fibre tessili richiede enormi quantità di risorse: ogni anno
vengono utilizzati 215 trilioni di litri d’acqua (pari a 86 milioni di piscine olimpioniche) e il settore
è responsabile del 2-8% delle emissioni globali di gas serra. Nonostante i progressi in termini di
sostenibilità, meno dell’1% delle fibre tessili viene riciclato per la produzione di nuovi tessuti.
Per contrastare questi numeri allarmanti, è necessario adottare un approccio circolare, incentivando
il riuso, il riciclo e la progettazione di capi più durevoli e sostenibili.
L’Italia risponde: eventi, clean-up, webinar e iniziative locali
L’associazione Zero Waste Italy, da anni in prima linea nella promozione di politiche Rifiuti Zero,
guida la mobilitazione in tutta Italia con un ricco programma di eventi, incontri pubblici, attività di
pulizia ambientale e webinar dedicati. Decine di città, enti locali, scuole e imprese hanno aderito alla
campagna per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della riduzione degli sprechi e sulla necessità
di una transizione verso modelli di economia circolare.
“La moda è uno dei settori più inquinanti e con l’impatto sociale più complesso. È giunto il momento
di ripensare il nostro rapporto con l’abbigliamento e adottare un approccio circolare, che metta al
centro la qualità, il riuso e la sostenibilità”, ha dichiarato Rossano Ercolini, presidente di Zero
Waste Italy.
2 di 2
Un appello all’azione
La Giornata Internazionale Rifiuti Zero 2025 è un’opportunità per riflettere su come possiamo tutti
contribuire a ridurre la produzione di rifiuti, in particolare nel settore della moda e del tessile. Governi,
aziende e cittadini hanno un ruolo fondamentale:
• I governi possono incentivare modelli di business circolari e regolamentare l’uso di materiali
inquinanti.
• Le aziende possono progettare capi più durevoli, ridurre i volumi di produzione e aderire a sistemi
di responsabilità estesa del produttore.
• I cittadini possono scegliere con consapevolezza, acquistando meno e meglio, privilegiando capi
di qualità e praticando il riuso.
Con il coinvolgimento di tutti, possiamo trasformare la crisi dei rifiuti in un’opportunità per un futuro
più sostenibile.
Per ulteriori informazioni e per conoscere le iniziative in Italia, visitare il sito di Zero Waste Italy.
Qui la mappa delle iniziative nel mondo.
ZERO WASTE ITALY
www.zerowasteitaly.org
Instagram: Zero Waste Italy
✆ 0583 1384505
Marzo 25, 2025
Giornata Internazionale Rifiuti Zero 2025: mobilitazione in tutta Italia
Anche quest’anno, il 30 marzo, il mondo celebra l’International Day of Zero Waste, un’iniziativa
promossa dall’ONU per sensibilizzare governi, aziende e cittadini sull’urgenza di ridurre la
produzione di rifiuti e promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo.
Redazione