L’ospedale, nato nel 1985, è diventato un punto di riferimento per il territorio e oggi è parte integrante della rete ospedaliera regionale. A partecipare, accanto al direttore generale Maurizio Di Giosia, quello amministrativo Franco Santarelli e quello sanitario Maurizio Brucchi, oltre al direttore di presidio Guido Angeli. Nutrita la presenza di rappresentanti della Regione: oltre al presidente Marco Marsilio e all’assessore Nicoletta Verì, l’assessore Umberto D’Annuntiis e i consiglieri Marilena Rossi ed Emiliano Di Matteo. Il direttore Di Giosia nel suo intervento ha sottolineato come sotto molteplici aspetti la situazione rispetto a 40 anni fa sia fortemente mutata per cui c’è bisogno di risposte nuove che tengano presente i profondi cambiamenti avvenuti e che consentano di garantire le migliori cure possibili al cittadino. “Strutture spoke come questa possono focalizzarsi sulle attività di base e di media complessità, permettendo una gestione ottimizzata del flusso dei pazienti, garantendo un accesso tempestivo alle cure. L’interazione tra hub e spoke favorisce un migliore coordinamento e un’assistenza più integrata”, ha affermato il direttore che ha anche illustrato alcuni dati relativi all’attività dell’ospedale nel 2024: sono stati 6.500 circa i ricoveri, per un importo di 17,5 milioni di euro, una cifra in aumento perché sono state eseguite prestazioni più complesse. In totale, nello scorso anno, sono stati 3009 gli interventi chirurgici, quasi 100 in più dell’anno precedente. Le prestazioni ambulatoriali sono state 130mila in più, arrivando a superare in totale il milione e 300mila euro. “Parlare dunque di ‘abbandono’, ‘depotenziamento’ e addirittura ‘chiusura’ sembra quantomai falso e poco rispettoso dell’impegno che, quotidianamente, assicurano gli operatori di questo ospedale”, ha continuato Di Giosia. “Se la Regione e la direzione strategica della Asl avessero voluto abbandonare questo ospedale non avrebbero dato il via all’allestimento di un nuovo reparto, quello di Lungodegenza che sarà aperto dopo l’estate. Inoltre è prevista l’apertura di due ulteriori ambulatori, quello di Reumatologia da domani e quello di Ematologia dal 16 maggio”, ha concluso il direttore. Al termine della cerimonia è stata inaugurata la nuova sede del 118 con la benedizione del vescovo Lorenzo Leuzzi e il cantiere per l’istallazione della risonanza magnetica da 1,5 tesla, finanziato con fondi Pnrr per un investimento complessivo di 1.969.594 euro. I lavori di adeguamento dei locali, piuttosto complessi, termineranno a fine 2025 e il collaudo ci sarà nel primo trimestre 2026. Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha sottolineato la stretta correlazione tra i numeri e il livello di sicurezza delle prestazioni sanitarie, evidenziando le difficoltà di reperire personale in piccoli presidi. Ha parlato dell’importanza di armonizzare hub e spoke. “In quarant’anni l’ospedale ‘Val Vibrata’ ha saputo crescere e adattarsi, diventando un punto di riferimento imprescindibile per il territorio”, ha dichiarato Marsilio, “il nostro impegno è quello di continuare a valorizzare questa struttura e le sue professionalità, potenziando i servizi e garantendo ai cittadini una sanità sempre più vicina, efficiente e di qualità”, ha concluso il presidente. I lavori sono stati aperti dai saluti di Cristina Di Pietro, presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata e del comitato ristretto dei sindaci e di Andrea Luzii sindaco di Sant’Omero mentre Altobrando Chiarini, già presidente del comitato di gestione della Ulss di Sant’Omero e Vincenzo Gargano, già coordinatore sanitario dell’ospedale hanno ricordato come, nonostante le difficoltà iniziali e le divisioni politiche che caratterizzarono il periodo della realizzazione del presidio, l’ospedale si sia trasformato da struttura marginale a realtà d’eccellenza. Un contributo di visione è arrivato da Paolo Petralia, direttore generale della Asl 4 Liguria e vicepresidente vicario di Fiaso, che in collegamento video ha evidenziato “la necessità di un nuovo patto per la salute, fondato su sostenibilità, prossimità, innovazione tecnologica e integrazione tra hub e spoke”. A seguire un momento dedicato al racconto degli operatori sanitari dell’ospedale, protagonisti di video e di testimonianze che hanno raccontato il valore umano e professionale del personale nel garantire assistenza e prossimità, preludio alla tavola rotonda sul tema “L’integrazione tra ospedali hub e spoke” che ha permesso un confronto sul ruolo del “Val Vibrata” all’interno del sistema sanitario provinciale e regionale. La cerimonia si è conclusa con le parole di Nicoletta Verì assessore regionale alla salute. “Questo è un giorno pieno di contenuti, numeri e risultati importanti”, ha dichiarato Verì. Al centro dell’intervento dell’assessore il rafforzamento del modello hub & spoke con nove UOS attive, investimenti su personale e tecnologie e l’impegno a garantire servizi di qualità nonostante le difficoltà finanziarie. “Continueremo a lavorare per una sanità sostenibile e attrattiva, con percorsi condivisi e assistenza adeguata per tutti” ha affermato. L’evento si è aperto con i saluti del direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, e delle autorità locali, per poi lasciare spazio a testimonianze, interventi e approfondimenti sul ruolo strategico che il presidio sanitario ha assunto nel tempo, in particolare nella rete tra ospedali hub e spoke. Nel suo intervento il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio ha sottolineato l’importanza del presidio di Sant’Omero nel sistema sanitario regionale: “In quarant’anni l’ospedale Val Vibrata ha saputo crescere e adattarsi, diventando un punto di riferimento imprescindibile per il territorio. Il nostro impegno è quello di continuare a valorizzare questa struttura e le sue professionalità, potenziando i servizi e garantendo ai cittadini una sanità sempre più vicina, efficiente e di qualità” – ha dichiarato il Presidente Marsilio, ribadendo la centralità del presidio teramano nelle strategie di programmazione sanitaria della Regione . “L’Abruzzo - ha continuato - ha una storia e una conformazione profondamente diverse da quelle di altre Regioni. Domani, in sede di commissione Salute della Conferenza delle Regioni, ci faremo capofila delle Regioni più piccole per denunciare la sperequazione e l’iniquità dell’attuale sistema di ripartizione del Fondo sanitario nazionale. È giunto il momento di rivedere i criteri che oggi penalizzano ingiustamente territori come il nostro. Abbiamo estese aree interne e montane, una bassa densità abitativa e una popolazione distribuita su un territorio complesso. Questo comporta costi più elevati per garantire i servizi sanitari, a differenza di altre realtà dove la concentrazione dei residenti in aree ristrette permette una maggiore efficienza e minori spese pro capite. È evidente che non si può trattare tutte allo stesso modo. Dal mio insediamento nel 2019 abbiamo intercettato e sbloccato tutti gli investimenti per l’edilizia sanitaria che erano fermi da anni a Roma: presto vedremo i risultati di questo lavoro, con strutture rinnovate e servizi potenziati. Il presidio di Sant’Omero - ha concluso - è un esempio concreto di questa visione: un presidio di frontiera con enormi potenzialità, strategico per bloccare la mobilità passiva e garantire ai cittadini servizi moderni, tecnologici e al passo con i tempi. Ringrazio tutto il management e gli operatori sanitari per il lavoro prezioso che stanno portando avanti ogni giorno. Forse se abbiamo fatto deficit e’ perché non abbiamo voluto rinunciare a portare la sanità in presidi come questo ma abbiamo voluto crederci e investire dal 2019 con un incremento del personale e delle strutture sanitarie. A margine della cerimonia si è svolta anche l’inaugurazione della nuova sede del 118, ristrutturata e ampliata per rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze del sistema dell’emergenza-urgenza. Un intervento che testimonia l’impegno concreto per il potenziamento delle infrastrutture sanitarie locali, a beneficio dell’intera comunità vibratiana. A rendere ancora più significativo l’omaggio ai 40 anni dell’ospedale, il racconto dei protagonisti di ieri e di oggi: attraverso video, testimonianze e una tavola rotonda, è stato ricostruito il cammino di un ospedale che ha saputo evolversi nel tempo, tenendo saldo il legame con il territorio e adattandosi alle nuove sfide della sanità moderna. Presenti anche l’assessore alla salute Nicoletta Verì e l’assessore ai trasporti Umberto D’Annuntiis. «Celebrando i quarant’anni di attività dell’ospedale di Sant’Omero - ha detto l’Assessore Verì- non possiamo che rivolgere un pensiero di profonda gratitudine a tutti coloro che, nel tempo, hanno contribuito a costruire questa realtà sanitaria d’eccellenza al servizio del territorio diventando simbolo di prossimità, competenza e umanità. È una storia fatta di professionalità, dedizione e continuo impegno verso il benessere dei cittadini - ha detto l'assessore - Oggi guardiamo al futuro con la stessa determinazione, investendo in nuove tecnologie, nell’ammodernamento delle strutture e nel potenziamento dei servizi. Il mio ringraziamento va al personale medico, infermieristico e tecnico, a tutti gli operatori sanitari e amministrativi che, ogni giorno, con passione e responsabilità, rendono possibile tutto questo".
Maggio 05, 2025
Sant’Omero, cerimonia per i 40 anni dell’ospedale “Val Vibrata”
Sant’Omero - Quarant’anni di storia, innovazione e servizio alla comunità: l’ospedale “Val Vibrata” di Sant’Omero ha celebrato oggi il suo anniversario con una cerimonia che ha riunito autorità istituzionali, operatori sanitari e cittadini, in un clima di forte partecipazione.
Redazione