Maggio 24, 2025

Si è svolto mercoledì 21 maggio il consueto incontro annuale dei Musei Sistini del Piceno

Si è svolto mercoledì 21 maggio, presso l’Episcopio della Diocesi di San Benedetto del Tronto –Ripatransone –Montalto, il consueto incontro annuale dei Musei Sistini del Piceno.

Redazione

Erano presenti il Vescovo Mons. Gianpiero Palmieri, il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani, la neo eletta Presidente della banca BCC di Ripatransone e del Fermano Donatella Simonetti, la direttrice dei Musei Sistini Paola Di Girolami e i Sindaci delle undici amministrazioni Comunali sui cui Comuni insistono i musei stessi (Montalto Marche, Rotella, Castignano, Grottammare, Ripatransone, San Benedetto del Tronto, Monteprandone, Montemonaco, Force, Comunanza e Montedinove).
Per il vescovo Palmieri si tratta del primo incontro ufficiale di partecipazione tra le Amministrazioni comunali coinvolte con i Musei Sistini. “Una realtà - sono state le parole dell’alto prelato - a cui ho posto subito molta attenzione per il suo particolare coinvolgimento con il territorio e le comunità locali che non sono impoverite dei loro tesori d’arte, ma anzi valorizzate poiché rimangono legati alle stesse comunità territoriali come sono testimonianze della loro fede”.
Nell'incontro è stato fatto il consuntivo dell'anno 2024 delle attività svolte e anticipate le principali per l'anno 2025, oltre ai relativi bilanci.

LE INIZIATIVE DEL 2025
Naturalmente saranno garantite le aperture in corrispondenza dei tre periodi di maggior afflusso dei visitatori ossia quello di Natale, Pasqua-primavera ed estate insieme a garantire la visita ai gruppi e alle scolaresche. In ogni caso nell’anno già iniziato, sono state messe in campo alcune iniziative di estremo rilievo, come la presentazione del catalogo del Museo Sistino di Montalto Marche (ancora in restauro per i danni dal sisma), a Roma presso Castel Sant'Angelo poiché al tempo di Sisto V vi era conservato il tesoro papale a cui il papa attinse per scegliere il famoso Reliquiario e farne dono a Montalto. L'evento, presieduto dalla direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta è stato un momento di grande importanza e visibilità per tutta la rete museale.
Il 2025 ha visto anche nel mese di aprile l'inaugurazione della nuova sede museale di Montedinove, dopo il crollo dell'estate 2024 di parte del tetto della chiesa che la ospitava in precedenza, insieme al museo delle tombe picene. La sinergia tra il comune di Montedinove, la Diocesi e la Soprintendenza hanno permesso la fruizione della nuova sede già da Pasqua per soddisfare l'aspettativa della comunità locale e dei visitatori.
Sempre quest’anno, c’è da sottolineare l’avvio dello studio di fattibilità per trasferire la sede del museo di Grottammare dalla chiesa di San Giovanni Battista alla chiesa di Santa Lucia. Questo trasferimento ha un significato profondo in quanto il museo Sistino si andrebbe a collocare nel luogo di nascita di Papa Sisto V di cui i Musei Sistini portano il nome. La collezione peraltro, potrebbe essere notevolmente avendo a disposizione uno spazio molto più grande. Pertanto sarà approntato un progetto museologico e museografico di allestimento per individuare anche le risorse economiche.
Nella sede di Montemonaco vi saranno importanti restituzioni di opere d’arte che passeranno dal museo ad alcune chiese del territorio. Si tratta delle due lastre istoriate altomedievali provenienti dalla chiesa di San Lorenzo di Vallegrascia, che andranno a ricostituire un patrimonio monumentale artistico e religioso di grande importanza in sintonia con la straordinaria cripta. La scultura linea del 1500 di San Lorenzo peraltro, recentemente restaurata, non è stata portata al museo, ma nella stessa chiesa. Torneranno anche nella chiesa parrocchiale di San Benedetto Abate alcuni dipinti che, dopo il terremoto, furono portati al Museo Sistino (poiché agibile), per essere restaurati dopo che la direzione dei musei ebbe individuato delle risorse finanziarie per il loro recupero. Questi importanti cambiamenti circa la fisionomia del museo di Montemonaco hanno portato il Comune a soprassedere circa la firma dell’accordo in quanto sono tutt’ora oggetto di confronti e collaborazioni tra la Diocesi, il Comune e lo stesso Museo.

GLI AMICI DEI MUSEI SISTINI
L’evento principale dell’anno però e quello su cui la Diocesi sta ponendo il massimo della sua attenzione, ossia quello che vedrà la realizzazione dei numerosi interventi dei cosiddetti “Amici dei Musei Sistini”: una sorta di cordata interessata a condividere e supportare impegni economici di sponsorizzazione riguardanti progetti specifici dei musei, come restauri di opere d’arte, iniziative editoriali, progettazioni e allestimenti di ambienti museali. Si tratta nello specifico delle imprese che stanno ristrutturando le chiese della Diocesi, terremotate, insieme agli Architetti e Ingegneri sempre coinvolti nella ricostruzione. Il progetto complessivo degli interventi ammonta ad un totale di oltre 40.000 euro.

Nella sede di Montalto interverrà l'impresa Felici che realizzerà la climatizzazione della sala espositiva del Reliquiario donato da Sisto V; l'impresa Gaspari realizzerà l'allestimento della struttura espositiva delle sculture e reliquiari lignei. La ditta Travaglini andrà a completare economicamente il catalogo del Museo Sistino di Montalto; all'impresa Acciarri spetterà la realizzazione dell'allestimento illuminotecnico e impiantistico delle sale Sistine del Museo di Montalto.  Mentre gli sponsor delle ditte Mariani e Ipsa interverranno sul restauro dei due reliquari ‘ad altarolo’; la ditta Siquini sponsorizzerà il restauro della Madonna della Ghiara; l'architetto Simona Carlini sponsorizzerà il restauro della scultura della Madonna con il bambino, mentre i reliquari del cranio di San Vincenzo Martire e di una compagna di Sant'Ursola saranno sponsorizzati dagli architetti Silvia Berardi e Monia Germani e dagli ingegneri Filippo Massimi e Lorenzo Maria Trentuno.
“I Musei Sistini - ha commentato la direttrice Paola Di Girolami - sono nati dalla sincera ed entusiasta condivisione di un progetto che vuole lavorare per valorizzare il prezioso patrimonio della nostra diocesi, la nostra storia e cultura, nella stima reciproca. Dove c'è questa stima i musei e le realtà locali crescono su più livelli, ed è per questo, prosegue la direttrice, che l’incontro annuale con tutte le realtà è sempre denso di significato’’.