Febbraio 16, 2022

Ascoli Piceno - Brutta tegola per la sanità picena: sospesi trenta infermieri in quanto non vaccinati

Una brutta tegola si abbatte sull’area vasta 5, che riguarda tutta la sanità picena.

Redazione

Ieri, infatti, il direttore Massimo Esposito, che da poche settimane ha preso il posto del dimissionario Cesare Milani, ha firmato una nuova determina che solleva dall’incarico ben trenta infermieri che non hanno rispettato l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione anticovid. Per gli operatori sanitari, infatti, in base al decreto legge numero 44 del 1 aprile 2021, convertito poi nella legge numero 76 del 28 maggio scorso, il vaccino è obbligatorio ed è prevista proprio la sospensione dal lavoro per tutti coloro che, appartenenti a tale categoria, non ottemperano all’obbligo vaccinale. In realtà, è stato l’ordine degli infermieri di Ascoli a comunicare all’Asur, in quanto datore di lavoro, la sospensione di 31 infermieri, che nel frattempo sono diventati 30 in quanto uno di essi ha deciso di sottoporsi all’immunizzazione. Gli altri, invece, non percepiranno lo stipendio, con la sospensione che andrà avanti fino al prossimo 15 giugno 2022, in quanto tale data al momento è considerata quella giusta per decretare la fine dell’emergenza pandemica. “La sospensione – si legge nella determina firmata da Esposito – sarà efficace fino alla comunicazione da parte dell’interessato, all’ordine professionale territorialmente competente e, per il personale che abbia un rapporto di lavoro dipendente, anche al datore di lavoro, del completamento del ciclo vaccinale primario. Per i professionisti che hanno completato il ciclo vaccinale primario, invece, la sospensione è valida fino alla comunicazione relativa alla somministrazione della dose di richiamo e comunque non oltre il 15 giugno 2022”.