Così il procuratore capo di Ascoli Piceno Umberto Monti ha concluso oggi la requisitoria nel processo che vede Wick, infermiere ascolano accusato davanti alla Corte d'Assise di Macerata di 8 omicidi premeditati e 4 tentati omicidi premeditati in relazione alle morti sospette di anziani opsiti avvenute nella Rsa di Offida tra il 2017 e il 2018 attraverso l'indebita somministrazione di farmaci. All'uomo, che ha sempre professato la sua innocenza, difeso dagli avvocati Francesco Voltattorni, Tommaso Pietropaolo, Luca Filipponi, sono contestate le aggravanti dell'aver commesso i fatti con mezzi insidiosi, ripetute somministrazioni indebite di insulina e psicofarmaci. Sostanze farmacologiche che, per dosi ampiamente superiori ai range terapeutici e per la loro stessa tipologia, secondo l'accusa, erano assolutamente controindicate e tali da poter causare, come in effetti accaduto, il decesso dei pazienti. Nel procedimento è presente quale responsabile civile l'Asur Marche Area vasta 5. Sono 46 le parti civili; si tratta di parenti degli anziani deceduti e di quegli anziani (e i loro congiunti) per cui Wick è accusato di tentato omicidio. Nell'udienza del 4 maggio prenderanno la parola gli avvocati delle parti civili.
Aprile 27, 2022
Morti sospette Rsa: accusa chiede ergastolo per infermiere
"Condannate Leopoldo Wick all'ergastolo e all'isolamento diurno della durata di un anno".
Redazione